Freeworld  Winter Party 2010

Stessa storia, stesso posto, ma, come ogni volta siamo qua a ripetere, avventura nuova!

Non so se dipenda dal periodo, o dalle follie dei primi giorni di febbraio, ma tra neve e
pioggia, ogni anno è sempre cosi!

Già dal venerdì sera, come da rituale, ci siamo ritrovati tra noi fratelli e qualche amico per una mangiata in compagnia, e rilassarsi prima della kermesse. Speranza vana! A mezzanotte abbiamo dovuto lasciare il tepore della stufa e affrontare la bufera di vento e pioggia, perché i teli che coprivano la tenda si erano scoperchiati.

 Dopo una mezzoretta, tra corde, tiranti e picchetti, alla fine siamo riusciti a sistemare il tutto. Fortunatamente qualcuno da lassù il sabato mattina ha fatto sì che ci risvegliassimo con uno spiraglio di sole, abbiamo pranzato con delle sane uova fatte sulla stufa, due fette di salame e un bicchiere di rosso, e poi via a terminare i preparativi.

I primi ad arrivare nel tardo pomeriggio, non so perché, sono sempre quelli che macinano chilometri a manetta per venirti a trovare, e mentre qualcuno montava la tenda, altri cominciavano la festa. Così tra birre e panini si è cenato in bella compagnia chiacchierando dei nuovi progetti da realizzare, e di quelli già in produzione, perché, come si sa, in inverno ci si chiude giù in garage e si sperimenta di tutto sui nostri ferri.

La serata è cominciata alla grande con ottima musica Rockabilly con gli Hot Kerosine, mentre nella tenda militare iniziava l’assalto alle grappe, tra la solita stufa economica per riscaldarci e tanti amici nuovi e vecchi che si improvvisavano esperti intenditori. Quest'anno non ci sono state lamentele per la poca scelta delle grappette, il nostro caro fratello Toneo ha dato il meglio di sé giù nel garage del papi.

L’unico vero problema, che ogni volta per assaggiarle si finiva per uscirne sbronzi, chiamiamolo il “rischio del mestiere”. Il solito bancone, ma con bottigliera nuova (di mia produzione!), e tanto spirito di fratellanza nel preparare il tutto, ci ha fatto meritare numerosi complimenti, e alla fine sono queste le cose belle che  gratificano, e danno la forza di andare avanti, altrimenti chi te lo farebbe fare di stare là in mezzo al gelo a preparare il tutto già 15 giorni prima?

Comunque per la cronaca gli ultimi sopravvissuti se ne sono andati all’alba inoltrata, mentre tutti i divani nella tenda erano già pieni di personaggi che dormivano di grinta in pose assurde (… non vorrei essere stato le loro cervicali al risveglio).

È andato tutto per il meglio, siamo stati veramente contenti di rivedere vecchi amici e di avere conosciuto nuovi personaggi anche da molto lontano, fa sempre piacere condividere con tutti voi questa passione.

Non mi resta che salutarvi e invitarvi alla festa di luglio nella nuova location, dove quest’anno festeggeremo il 10° anno di vita del gruppo, ci stiamo già organizzando per  darvi il meglio.

 

Keoma